Soave: Natura, arte e vulcano

Soave: Natura, arte e vulcano

Soave

Soave è una DOP valorizzata dal progetto Heva – “Heroes of Europe: Volcanic Agriculture”, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito della misura 1144 volto alla promozione e valorizzazione dei prodotti vulcanici che vede la collaborazione dei Consorzi vinicoli italiani del Soave, del Lessini Durello, del Consorzio greco Union of Santorini Cooperatives – Santo Wines e del Consorzio veneto del formaggio Monte Veronese. 

Tra storia e bellezza

Il distretto vitivinicolo di Soave si estende su 7.000 ettari vitati in provincia di Verona e ha il proprio cuore nell’omonimo borgo, insignito nel 2022 del titolo di “Borgo più bello d’Italia”. Non solo vino, dunque, ma anche arte, storia e bellezza: palazzi e preziosi edifici che testimoniano la ricchezza di una cittadina che fin dal Medioevo ha creato benessere grazie all’arte di coltivare la vite e produrre vino. 

Le colline del Soave sono costituite da terreni vulcanici e sedimenti dai tratti inconfondibili. Un elemento di unicità che ha portato il questa DOP a fondare e guidare un movimento internazionale di territori e prodotti enologici accomunati da questo tratto identitario, i Volcanic Wines. 

Riconoscimeninti di un territorio unico

L’importanza del vino Soave fu riconosciuta fin dal 1931, anno in cui ottenne la menzione di “Vino Tipico” italiano, mentre nel 1968 nasce la Denominazione. Nel 1998 è prima in Veneto ad ottenere la Docg con il Recioto di Soave, a cui segue nel 2002 il riconoscimento del Soave Superiore Docg.

Nel 2018 il comprensorio produttivo del Soave ottiene il riconoscimento Gihas-FAO quale “patrimonio agricolo di rilevanza mondiale”. 

Ma l’apice della valorizzazione giunge nel 2019, quando il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali approva l’adozione delle UGA, dividendo ufficialmente quest’area in 33 cru, ovvero Unità Geografiche Aggiuntive che identificano e valorizzano i più prestigiosi e storici vigneti della denominazione. Le UGA sono l’ultimo tassello di una centenaria opera di valorizzazione territoriale che fa del Soave uno dei luoghi vinicoli italiani più importanti per il legame che ha saputo instaurare tra uomo e natura.  

Prodotto con un minimo di 70% di Garganega e il 30% di Trebbiano di Soave o Chardonnay, il Soave è un vino bianco di colore giallo paglierino tenue, tendente al verdognolo. Al naso si presenta delicato e intenso, fine, mentre in bocca fa percepire tutta la sua natura “vulcanica”: mineralità spiccata, persistenza e sapidità, ben bilanciate in una struttura elegante e complessa. 

Heva Project: Heroes of Europe in Volcanic Agriculture

Attraverso il progetto HEVA, i Consorzi di tutela di queste due denominazioni mirano a promuovere, valorizzare e far conoscere ai consumatori le straordinarie caratteristiche di una viticoltura che trova nell’origine vulcanica dei suoli il suo elemento differenziante. Terroir diversi che hanno sviluppato una riconosciuta propensione alla qualità.   

Prossimi appuntamenti di HEVA: ESPÓ e Merano Wine Festival.
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